La mendola

Il gruppo montuoso della Mendola, o semplicemente Mendola, fa parte della catena dolomitica meridionale e si estende per 35 Km, attraverso le province di Bolzano e Trento.
Le sue montagne, di altitudine piuttosto uniforme, compresa tra i 1500-2000 m., si contraddistinguono per una certa asimmetria tra la parte ovest, nel cui versante è situata la Val di Non, con montagne che discendono a valle gradatamente,  e  la parte est che si innalza con ripide pareti sulla Val d’Adige.
La Mendola si estende da Passo Palade (1518 m.) a sud di Merano, che separa la Val d’Adige dalla valle di San Felice, fino al Monte Macaion (1866 m.), in un arco di montagne sempre più elevate (tra cui sono da menzionare Schoenegg con 1772 m. e Hochkuehrast con 1836 m.).
Il Monte Macaion signoreggia ad est la piana di Bolzano con le sue pareti quasi verticali, mentre a sud segna il confine con il Trentino, sovrastando per la lunghezza di 14 Km la vallata dell’Oltradige. In questa stessa direzione si staglia il Monte Penegal (1737 m.), che declina rapidamente in altezza presso il Passo della Mendola (1363 m.), accessibile in automobile (sulla SS 42, che attraversa il passo) e con la funicolare. Da Passo Mendola, sempre verso sud, si incontra la montagna più alta della Mendola, Monte Roen (2116 m.). Da qui il massiccio montuoso degrada in altezza sempre di più finché le sue cime non superano  i 1600 - 1700 m.
In direzione ovest si estende l’altopiano della Predaia, presso il quale si trova la cima del Treser Horn con 1812 m. A partire da questa montagna, la catena si spinge in direzione  sud-ovest, dove troviamo in successione la chiusa di Salorno e Monte Cimoni in territorio trentino.
Nella sua propaggine finale la Mendola raggiunge di nuovo altezze considerevoli con Cima Roccapiena (1873 m.) e Monticello (1857 m.), terminando nell’ampia terrazza di Mezzocorona, che fa da cornice alla Piana Rotaliana, dove la Bassa Atesina si incontra con la Val di Non.
Nello sfondo di questo suggestivo paesaggio dolomitico, i vigneti coltivati a Termeno, Caldaro e nella zona nord di Appiano presentano un terreno speciale, ricco di calcio, particolarmente indicato per la crescita del Gewurztraminer, del Pinot Bianco e del Sauvignon, cui si uniscono le condizioni di un clima mite e secco, favorito dalle correnti di aria calda che spirano dalla parte orientale della Mendola (circa 6° ogni 1000 metri di altezza), ideale per la maturazione delle uve.

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