L’Alto Adige (sudtirolo)

L’Alto Adige (Sudtirolo) è la provincia d’Italia situata più a nord  e forma, con la provincia di Trento, la regione Trentino – Alto Adige. Dall’entrata in vigore, nel 1972, del cosiddetto “Pacchetto per l’Alto Adige”,  la provincia – con capoluogo Bolzano – gode di un’ampia autonomia legislativa e amministrativa, garantita a livello costituzionale da uno statuto speciale. Oggi la provincia autonoma di Bolzano – che si contraddistingue per lingua e cultura  dal resto del territorio nazionale, specialmente in ragione delle storiche radici che la legavano alla monarchia asburgica, dalla quale fu governata per circa 700 anni – fa altresì parte della regione “Tirol – Sudtirol – Trentino” (denominata Euregio, in quanto riconosciuta politicamente dall’UE), i cui confini  corrispondono sostanzialmente a quello che fu il principato del Tirolo, facente parte fino al termine della 1^ guerra mondiale 1914-18 dell’impero austroungarico ed oggi suddiviso tra Austria (Nord Tirol e Ost Tirol) e Italia (Trentino – Alto Adige).
Nella provincia, la composizione linguistica della popolazione è così suddivisa:  poco meno del 70%  appartiene al gruppo linguistico tedesco, poco più del 25% a quello italiano, mentre il resto (4-5%) è di lingua ladina (un antico idioma delle Alpi).
Il territorio si estende a sud delle Alpi e si caratterizza per il clima mite delle sue valli, anche nella stagione invernale. L’agricoltura occupa il 7-8% della popolazione attiva. In Val d’Adige e nella Val d’Isarco predomina la coltivazione di mele e uva, mentre in Val Pusteria, nell’Alta Val d’Isarco e nelle vallate laterali la produzione di latte e dei suoi derivati.
La produzione di mele (su una superficie di soli 18.000 ettari) è veramente considerevole, pari al 10% di quella europea ed al 2% di quella mondiale.
La viticoltura ha un’antichissima tradizione e benché la superficie del territorio coltivata a vite, circa 5000 ettari, sia una delle più piccole d’Italia, la produzione di vini di qualità assume un’importanza di tutto rispetto. Le varietà dei vitigni più diffusi sono il Vernatsch ed il Pinot Bianco, mentre molto rinomato per le sue qualità aromatiche è il Gewürtztraminer. Soprattutto negli ultimi venti anni, inoltre, si sono affermati alcuni vini bianchi per il loro gusto secco e fruttato, ritenuti tra i migliori d’Italia. Di recente ha suscitato notevole interesse anche il Lagrein, una sorta autoctona di vino rosso.
La locale Strada del Vino, già tracciata dagli antichi Romani e percorsa da produttori e mercanti anche in epoca medievale e rinascimentale, porta dalla cittadina di Nalles a quella di Salorno (confininante con la provincia di Trento), percorrendo le vallate dell’Oltradige e della Bassa Atesina, dove sono coltivati i vigneti più belli e pregiati della provincia. Questa via di comunicazione, unitamente alle associazioni culturali e professionali del settore vinicolo, costituisce un collegamento armonioso tra territorio, agricoltura e turism.

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